Necropoli Realmese

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30-07-2015 22-31-43La Necropoli di Realmese dell’IX e VI secolo a.C. è caratterizzata da 288 tombe a grotticella del tipo Pantalicano, l’utilizzo della Necropoli di Realmese copre un periodo esteso, suddiviso in due fasi principali: la prima di età protostorica (dal IX al VII secolo a.C.), la seconda di età arcaica (VII e VI secolo a.C.). Tracce dell’uso del sito in epoca bizantina sono state individuate all’interno di una tomba a camera dell’età del bronzo (XI- inizi VIII secolo a.C.). Tale sepoltura presenta una pianta quadrangolare con copertura interna piana.

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Parco archeologico Naxos

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Santuario_di_Apollo_22-07-2015 09-30-31La lunga penisola che si conclude col Capo Schisò è stata abitata in modo pressoché continuo dal neolitico fino all’arrivo, secondo la tradizione nel 734 a.C., dei coloni greci. Infatti sono state rinvenute capanne della media età del bronzo (Cultura di Thapsos) e materiali pertinenti alla fase dell’età del ferro detta di Cassibile (X-IX secolo a.C.): le fonti affermano che all’arrivo dei Greci il sito della colonia di Naxos era già occupata da indigeni che certamente popolavano, se non proprio Capo Schisò, le alture intorno alla punta (secondo Diodoro), noto poi come il massiccio del Tauro, da cui avrebbe preso il nome Tauromenion (Taormina). Naxos è la prima colonia greca ad essere fondata in Sicilia nel 735 a.C. Nel 495 a.C., il tiranno di Gela Ippocrate voleva la città ma non riesce a conquistarla. Naxos è alleata di Atene nella guerra contro Siracusa.

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Casale e san Michele

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Il 4 Febbraio del 1169 un immane terremoto del nono rado della scala MCS provocò distruzione e lutti nella Sicilia Orientale. La sola città di Catania pianse 20.000 morti compresi quelli che si apprestavano a festeggiare la festa della patrona sant’Agata con una messa solenne all’interno della cattedrale che venne quasi completamente distrutta.

In quegli anni il villaggio di Forza d’Agrò era ubicato in contrada Casale e servito, per le necessità spirituali, da una piccola chiesetta dedicata a san Michele Arcangelo di probabile fattura bizantina.

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Museo Archeologico Naxos

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22-07-2015 10-22-44Il museo sorge presso il Capo Schisò e l’attuale porto di Giardini Naxos, ai margini dell’area archeologica dell’antica città di Naxos, alla quale, si accede anche dagli spazi limitrofi al museo, grazie all’apertura di un percorso di visita, che, ricalcando in parte il tracciato di un importante asse stradale del V sec. a. C., conduce sino al versante occidentale delle mura. La sede museale si articola in tre corpi di fabbrica due dei quali destinati all’esposizione. L’edificio “A” realizzato negli anni ’70 quando venne istituito il museo, e l’edificio “B”, torrione del fortino borbonico di cui restano larghi tratti di mura. Il Museo illustra la storia della colonia greca di Naxos, prendendo al contempo in esame le evidenze preistoriche, attestanti l’ininterrotta continuità di vita nel sito, dal neolitico sino all’arrivo dei Greci nonché testimonianze dal territorio (Cocolonazzo di Mola, grotta Monaci, Fiumedenisi, Malvagna).

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Museo archeologico Ramacca

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22-06-2015 11-11-28Il Museo civico archeologico di Ramacca, istituito nel 1979 e inaugurato nel 1982, è uno dei musei più attivi della Provincia di Catania. Nonostante si avvalga solo delle attività di volontariato per la parte scientifica e didattica, riesce a dare un contributo notevole alla ricerca archeologica e allo studio del popolamento umano nel calatino, sia in ambito nazionale che internazionale. Nel 2013 è stata inaugurata una esposizione elegante, moderna e ricca di ausili didattici e di informazioni per i visitatori.

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Montagna di Ramacca

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21-01-2012 11-00-23Il Parco archeologico della Montagna, Torricella e S. Maria è stato realizzato grazie ai finanziamenti europei dei Progetti integrati territoriali, nell’ambito del PIT 16 “Le economie del Turismo”. È stato inaugurato nel gennaio del 2007 con lo scopo di delimitare le aree di interesse archeologico della zona, già individuate e studiate da anni da Università e Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania, di custodirle e di permetterne la fruizione sostenibile alla collettività ramacchese e ai visitatori.

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Neoria Naxos

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22-07-2015 08-05-24Gli arsenali navali (o neorie) dell’antichità, a lungo trascurati, sono di recente oggetto di ricerca. Edifici di carattere pubblico con chiara funzione militare, essi rappresentano un’evidenza topografica specifica e inconfondibile per l’identificazione di porti, o di loro settori adibiti ad accogliere le flotte militari. Si diffondono con apparente maggiore frequenza nel Mediterraneo Orientale dal VI secolo a.C. e, oltre ai menzionati dati topografici, essi sono utili indicatori sia delle risorse economiche, sia, almeno per il periodo più antico, delle risorse demografiche della città cui appartengono. Le fonti letterarie antiche ne accrediterebbero il loro carattere rappresentativo ben utilizzato da talune città, quali Atene o Rodi, come diretta esemplificazione della potenza militare.

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Bricinna

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Via Bricinna

E se chiedessi: “Sapete dirmi dove si trova la strada di san Giuliano?” Mi risponderebbero??!!! Credo proprio di no. A Lentini c’è un antico quartiere, un quartiere storico, si chiama san Paolo. Perché si chiama così visto che a Lentini, non esiste, una chiesa intitolata al Santo?! La leggenda narra che l’Apostolo sia venuto nella vetusta città per parlare agli ebrei che lo popolavano, mentre era a Siracusa. Ecco, il quartiere denominato “Judecca” era occupato da gente di origine ebraica. Nel fondo valle della Valle Ruccia in senso Sud – Nord troviamo lo storico quartiere. Ad Ovest lungo la chiesa parrocchiale di San Luca sale la strada di San Giuliano, oggi, via Bricinna.

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Castellaccio

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02-07-2015 19-14-19di Laura Cassataro

Non distante dalla basilica del Murgo, a Sud del moderno abitato di Lentini, esistono alcuni ruderi identificabili con la struttura federiciana menzionata dai documenti dell’epoca come Castrum Vetus, tramandataci poi come II Castellaccio . Essi sono visibili sopra un promontorio che si innalza tra le valli del Crocifisso e di San Mauro, fiancheggiato a Sud-Est dal monte Lastrichello e a Nord- Ovest dal monte Tirone. La nascita di Lentini (Leontinoi’), fondata dai calcidesi nel 729 a. C., si inquadra nel movimento della colonizzazione greca. Dionigi di Siracusa fortificò il promontorio che, secondo qualche studioso potrebbe essere identificato con il forte Bricinna menzionato da Tucidide in occasione delle discordie civili che insanguinarono la città agli inizi del V secolo a.C. Conquistata poi dai romani di Marcello (212 a.C.) e sottoposta al dominio arabo prima e poi risollevatasi con la conquista normanna, la città raggiunse un buon livello di floridezza in epoca sveva.

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Villa romana di san Biagio

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21-06-2015 20-16-51La villa di Castroreale – S. Biagio, oggi comune di Terme Vigliatore, riportata alla luce negli anni cinquanta, è tra gli esempi più interessanti di villa di lusso suburbana.
Costruita alla fine del II o inizi del I sec.a.C. in un sito abitato già dall’età ellenistica (III-II sec.a.C.), subì almeno due restauri o risistemazioni nella prima età imperiale (metà del I sec.d.C; II sec.d.C.), come indicano le modifiche apportate soprattutto al settore termale. La presenza, tra i materiali rinvenuti di ceramiche tarde e gli ambienti costruiti con materiali di risulta, recentemente affiorati con gli scavi condotti nel settore est (in prossimità dell’attuale accesso all’area archeologica), portano ad ipotizzare una continuità di frequentazione del sito fino ad epoca tardoantica.

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