• Roccalumera

    Roccalumera

  • Graniti

    Graniti

  • Biancavilla

    Biancavilla

  • Enna

    Enna

  • Tusa

    Tusa

  • Palazzolo Acreide

    Palazzolo Acreide

  • Galati Mamertino

    Galati Mamertino

  • Santa Maria di Licodia

    Santa Maria di Licodia

  • Montalbano Elicona

    Montalbano Elicona

  • Troina

    Troina

  • Licodia Eubea

    Licodia Eubea

  • Calatabiano

    Calatabiano

  • Piedimonte Etneo

    Piedimonte Etneo

  • San Pietro Clarenza

    San Pietro Clarenza

  • Rosolini

    Rosolini

  • Viagrande

    Viagrande

  • Castell Umberto

    Castell Umberto

  • Buscemi

    Buscemi

  • Motta SantAnastasia

    Motta SantAnastasia

  • Brolo

    Brolo

Italiano English Etna - Mercoledì 22-05-2024 01:13:57 - Il sole sorge alle 05:42 e tramonta alle 20:10 - Luna piena luna
Le news di Etnanatura -- I vandali. -- Villa Capuana -- Grotta sant'Agrippina -- Grotta Mompilieri -- Hanno visitato il sito: 93.370.475 utenti - Nel 2024: 2.050.217 - Nel mese di Maggio: 264.133 - Oggi: 576 - On line: 135

Foto - Salto del Pecoraio
Per saperne di più: pagina Etnanatura--> Salto del Pecoraio

Foto di: Etnanatura e Salvo Nicotra

Descrizione:
A pochi metri dal Ponte del Saraceno, dove il fiume Simeto scava profonde e strette gole, si trova il Salto del pecoraio (Sautu du picuraru). Il luogo deve il suo fascino oltre che ad un'indubbia bellezza, alle leggende di cui è circonfuso. Secondo una versione, avallata da Paternò Castello (1907) in Nicosia, Triona, Sperlinga, Adernò, il nome nasce dal "salto" delle sponde del fiume di un pastorello per ritrovare l'amata ("... E' questo il "salto del pecoraio" così nominato perché narra la tradizione che un pastore, per raggiungere più celermente la sua innamorata, soleva spiccare il salto...). Una versione più prosaica vede invece il pastorello costretto a scappare dalle forze dell'ordine che lo inseguivano per arrestarlo. Trovandosi il fiume davanti e i carabinieri dietro il pastore, armatosi di coraggio, spicca un salto sull'altra sponda riuscendo così a seminare i militi fermi sul greto del fiume. Giuseppe Recupero (1817) in "Storia Naturale e Generale dell'Etna" si mantiene sul vago preferendo descrivere la geografia del posto: "... Poco prima di arrivare al ponte di Carcaci, si restringe molto il letto del fiume e si chiama il passo del Pecoraro, perché dicono che con un salto un bifolco sia passato da una all'altra ripa. Non è qui forse largo una canna e si profonda in maniera che non si vedono le sue acque né si ode il suo rumoreggiare, come se qui il fiume si nascondesse ...".
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)