Domani in Sicilia si riapre la caccia. Contravvenendo alle direttive europee e alle regole di civiltà, nella nostra isola, dal primo settembre, si potranno cacciare non solo i conigli e le tortore, ma anche i colombacci. Il partito trasversale dei cacciatori ottiene così un’altra vittoria: una vittoria contro la natura e il fragile ecosistema dei siti siciliani. Ci siamo sempre chiesti quali motivazioni ancestrali possano indurre una persona di normale sensibilità a imbracciare un fucile e a devastare l’ecosistema assecondando gli istinti più barbari e retrivi, emulando, in maniera puerile, la guerra: una guerra che oltre ad essere insensata e inumana come tutte le guerre, in questo caso risulta anche vigliacca.