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Foto - Contrada Airone
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Descrizione:
A seguito degli eventi eruttivi cominciati nel marzo 1792, il primo di giugno si aprì un cratere sul lato est dell'Etna, preannunciato da terremoti. Il fuoco del vulcano divorò fertili terreni lasciando dietro di sé una lingua nera di lava.
I primi di agosto la colata lavica si affacciò dalle colline che vanno dall'Airone alla Valle San Giacomo, seminando il panico nel piccolo borgo. Ormai privi di speranza per la salvezza delle proprie case, gli zafferanesi raccolsero le loro cose e si prepararono a lasciare le loro proprietà.
«La montagna conica dell'Arcimisa restò in gran parte seppellita da questa copiosa ed alta corrente di lava, la quale empì la profondissima valle del signor Gioacchino a segno di non lasciarne il menomo vestigio. Da qui il torrente focoso diviso in cinque braccia proseguì il suo corso nelle contrade di Cassone, distruggendo e snaturando tutte quelle fertili campagne, che incontrò nel suo passaggio ed andò finalmente a devastare le vigne in faccia della Zafarana. Gli abitanti del paese colti dallo spavento erano già in istato di abbandonare le loro case in preda del torrente infocato; ma la lava divisa in tante ramificazioni, si arrestò in quella scoscesa collina tutta vestita di vigneti, che è a poca distanza dalla Zafarana»
(Giuseppe Recupero, Storia naturale e generale dell'Etna Catania 1815)
Fonte Wikipedia.
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